BOLZANO – La spadista Emilia Rossatti, che nel corso dei Campionati Italiani Under 23 di scherma a Vercelli – nell’aprile 2023 – decise di rinunciare al tentativo di rimonta contro l’avversaria Gaia Traditi vittima di un infortunio, congelando il punteggio che era favorevole alla sua amica e sfidante in pedana, ha vinto la terza edizione di WeFairPlay, progetto nato da un’iniziativa dell’associazione sportiva dilettantistica Gs Excelsior – nota per il suo impegno in favore dell’inclusione sociale attraverso lo sport – in partnership con la Provincia Autonoma di Bolzano.
Nel corso della cerimonia di premiazione, che si è tenuta venerdì 4 ottobre alla Fiera di Bolzano, sono stati assegnati sei premi ad altrettante persone o associazioni che con i loro gesti o con le loro iniziative si sono distinte come esempi di correttezza, inclusione, e solidarietà nello sport. I vincitori di ciascuna categoria sono: Emilia Rossatti (Miglior gesto di fair play open), la squadra di calcio dilettantistica di Nalles (Miglior gesto di fair play per l’Alto Adige), Walter Rista della onlus “Ovale oltre le sbarre” (Miglior iniziativa open), Ana Maria Izabela Cosac e Claudio Fusco, organizzatori della “Coppa delle nazioni” (Miglior iniziativa in Alto Adige), Nicola Nardo (Premio giovani), mentre il Premio speciale Excelsior è stato assegnato al progetto “Bocciamo l’isolamento”, promosso dalle cooperative sociali Oasis, Clab e Emmeerre in collaborazione con la Bocciofila Bolzano.
«Sia da padre di un atleta che da politico, abbraccio in pieno che la Provincia sostenga per il terzo anno questa iniziativa che nasce per promuovere e diffondere tra i più giovani valori positivi, nello sport come nella vita» dichiara l’assessore provinciale Christian Bianchi. «Le esperienze di grandi campioni riconosciuti a livello internazionale si intrecciano con quelle di atleti, allenatori e volontari che, ogni giorno, operano sul nostro territorio. Tutti loro condividono i valori fondamentali di correttezza, rispetto reciproco e dedizione verso gli altri. Ognuna di queste storie rappresenta un modello di ispirazione, un esempio di come lo sport possa essere un potente strumento di crescita e coesione sociale».
«Siamo molto soddisfatti del successo di questa terza edizione. Soprattutto perché vediamo crescere una comunità di atleti, appassionati, giovani, associazioni e scuole che attorno a WeFairPlay si riunisce all’insegna della solidarietà, dell’inclusione e della sana competizione. La partecipazione e il riscontro che abbiamo avuto ci spingono con ancora più entusiasmo a lavorare alla prossima edizione del 2025», dice Valter Vezzù, neopresidente del Gs Excelsior, squadra di calcio celebre per la sua correttezza in campo e per la regola di accogliere ogni aspirante giocatore e di concedere lo stesso minutaggio a tutti i suoi tesserati, indipendentemente dal loro talento.
Nel corso della cerimonia sono stati assegnati sei premi: due per il miglior gesto di fair play (uno per l’Alto Adige e uno assoluto), due per l’iniziativa di solidarietà e inclusione più lodevole, sempre in ambito locale e assoluto, un premio gioventù e un riconoscimento speciale assegnato dal Gs Excelsior. A decretare i premiati una giuria di eccezione, composta da grandi nomi dello sport e del giornalismo altoatesino e non solo: Claudia Schuler, Antonella Bellutti, Tania Cagnotto, Martin Pavlu, Manuela Mölgg, Christian Lanthaler, Damiano Tommasi, Stefano Bizzotto, Alberto Faustini, Andreas Vieider e Manuela Vontavon.
Il premio per Emilia Rossatti, impossibilitata a partecipare all’evento per concomitanti impegni, è stato ritirato da Brigitta Frena, delegata della Federazione Italiana Scherma per la provincia di Bolzano.